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FESTA DELLE ROSE

La “Festa delle Rose” nasce dall’idea della “Rosa di San Valentino” che si collega al concetto dell’ ETERNAMORE. Una storia legata a San Valentino dove si racconta che Shakespeare stesso trovò la Rosa nella chiesa di S.Valentino a Bussolengo e da essa trasse l’ispirazione per la tragedia di Giulietta e Romeo. Un brand voluto dall’amministrazione per dare a Bussolengo un’immagine legata all’amore. La rosa come simbolo d’amore, protagonista dunque di questa festa che ha visto la sua prima edizione il 6 e 7 Maggio.

La piazza 26 Aprile, per l’occasione è stata addobbata a “giardino delle rose” diventando attrazione per molta gente che ha ammirato le curate composizioni floreali proposte dall’azienda florovivaista Flover. Non è mancato l’intrattenimento con la presenza di stand dedicati agli antichi mestieri dove si è potuto apprezzare la forgia del metallo, il conio di monete, la scrittura amanuense e l’allevamento dei bachi da seta. Durante tutto l’evento ha accompagnato i visitatori una selezione musicale ispirata agli anni 30, 40 e 50, in una suggestiva atmosfera arricchita dal profumi dei fiori e dal buon cibo della tradizione emiliana proposto dall’enogastronomia Golosia di Parma.

La Rosa di S.Valentino si propone come marchio per prodotti e servizi di qualità creati nel territorio e si avvale di mirati interventi di comunicazione capaci così di attrarre i molti turisti che transitano sulla direttrice tra la città di Verona e il Lago di Garda.

Ai nostri microfoni il sindaco di Bussolengo Paola Boscaini presenta la prima edizione di questa festa molto ben riuscita, mentre l’assessore Claudio Maraia parla di una nuova e più accattivante identità per l’immagine di Bussolengo. Silvano Girelli, responsabile Flover, si compiace di essere riuscito a colorare e ravvivare coi suoi fiori delle giornate grigie di questa primavera che tarda a farsi sentire e l’artista del ferro battuto Simone Scapini esalta l’importanza della creatività e di una riscoperta della storia e della tradizione attraverso la conoscenza degli antichi mestieri.

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