VENTESIMO CONCERTO DI SORASENGI
Si è tenuto domenica 10 agosto 2025 il XX concerto di Sorasengi.
Nell’incanto del luogo sul versante sud-est del Monte Baldo, dove la natura ha creato un teatro perfetto per l’acustica e ideale per l’ascolto della musica, l’Ouverture dal “Fidelio” di Ludwig van Beethoven, la Sinfonia n. 8 di Antonin Dvorak, e la “Danza Slava” sempre di A. Dvorak, impreziosite dall’introduzione al Concerto di Andrea Battistoni e dalle poesie in dialetto montebaldino declamate da Bruno Castelletti, sono state seguite in religioso silenzio.
Le note si sono diffuse nell’aria come farfalle e si sono fuse col canto degli uccelli in una soave armonia.
È lì che si sono raccolte domenica centinaia di persone che sfidando il gran caldo sono salite a piedi su boscosi sentieri per portarsi ai 950 metri di Sorasengi ed assistere al concerto. L’orchestra da Camera di Verona diretta da Andrea Battistoni ha eseguito mirabili brani nell’atmosfera ovattata del luogo, cornice ideale per l’ascolto.
L’evento è stato ideato e creato anni fa da Giacomo Brunelli, amante della buona musica e proprietario del luogo. Assieme agli amici dell’Associazione Culturale Sorasengi, egli ha portato avanti l’organizzazione di quello che è ormai diventato un appuntamento irrinunciabile, un classico d’estate che anche quest’anno, e per la ventesima volta, ha saputo offrire un momento piacevole ed emozionante e, di questi tempi, scusate se è poco!
Musica e poesia in un ambiente da incanto hanno emozionato e gratificato il pubblico.
Un pubblico che, dopo aver applaudito calorosamente (e, vista la temperatura non poteva essere altrimenti), ha cercato refrigerio per qualche tempo ancora all’ombra del bosco prima di ridiscendere soddisfatto per aver assaporato un momento di grande musica.
E’ poi stata piantato un alberello di quercia là dove era caduta quella plurisecolare abbattuta da un recente nubifragio. Questo come simbolo di rinascita e di continuazione di una vita montana che si rinnova nonostante le avversità e le sfide della natura.
Nel video il brano: “Danza slava, Opera 46 n°1” di Antonin Dvorak.
Franco Chesini
