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“Federico Perazzani”

 

Riprendiamo la nostra presentazione conoscendo il secondo partecipante per il Festival del Garda ai Grandi Festivals Italiani che si terrà dal 29 al 31 Dicembre a Santa Maria Gallura in Sardegna.

In questo servizio Federico Perazzani.

 

 

112 Federico PerazzaniPartiamo dalle tue origini artistiche, quando hai iniziato a interessarti alla musica? 


Allora ho iniziato molto tempo fa, all’età di circa 4 anni anche se inizialmente era solo un hobby che praticavo da solo chiuso in camera e mi vergognavo di essere ascoltato da altri. Il primo debutto sul palco l’ho avuto a 14 anni quando ho fatto il mio primo saggio di canto, li ho capito che stare sul palco e cantare per la gente mi piaceva moltissimo.


Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico.


Ho iniziato canto per curiosità nei confronti di questa forma d’arte che mi attirava cosi tanto. 

Inizialmente non mi sarei mai immaginato di stare su un palcoscenico e cantare per centinaia di persone,ma poi grazie ad una spintarella del mio maestro di canto sono riuscito a emergere da quel guscio di timori infondati che avevo prima. Una volta iniziato è stato tutto in discesa, ormai quello che prima era un hobby clandestino era diventato una passione da urlare al mondo. Ho avuto la fortuna di esibirmi in molti posti diversi ricevendo sempre ottimi riscontri da parte del pubblico che sembrava entusiasta delle mie performance.

La mia piu importante vittoria finora è stata appunto la vittoria del Festival del Garda dove ho potuto oltre che confrontarmi con altri bravissimi cantanti anche l’occasione di stringere nuove amicizie con altre persone che avevano la mia stessa passione, il canto. 

 

 Raggiungere un proprio stile e identità, quanto è importante per un musicista?


127 Federico PerazzaniAvere un proprio stile è una cosa complicata, molto spesso ci ispiriamo a personaggi passati, persone che hanno lasciato il segno nella storia della musica. Uno stile da chiamare unicamente tuo è una cosa che si sviluppa con il tempo e l’esperienza. Per un cantante molto spesso per sfondare nel mondo della musica oltre che ad una bella voce serve inoltre una figura da proporre al pubblico, qualcosa che faccia parlare di lui o lei ed è proprio questa identità unica che influisce sulle scelte del pubblico o di una ipotetica giuria.

 

Quali sono i tuoi punti di riferimento (cantanti o band a cui si ispira)? 

 I miei cardini della musica sono Freddie Mercury e Michael Bublé, due stili completamente diversi ma allo stesso tempo capaci entrambi di attirare folle di persone da ogni dove per ascoltarli.

Oltre a loro devo dire che apprezzo moltissimi artisti troppi da elencare ma che hanno comunque contribuito a completare la mia figura di artista.

 

Cos’è la musica per te?

Per me la musica è libertà, espressività, condivisione, un legame tra il cantante e il pubblico, qualcosa che ti permette a seconda della canzone di esprimerti, di trasmettere a coloro che ti ascoltano il tuo stato d’animo e i tuoi sentimenti.


Cosa provi quando canti?


Quando canto mi sento libero, mi sento leggero e felice. Salire su un palco e cantare per la gente é la mia più grande gioia, allietare la gente con le mie canzoni è il motivo principale per cui canto.


Quanto conta per te il testo di una canzone rispetto alla musica?


Il testo di una canzone è importante ma lo è anche il ritmo stesso della canzone, diciamo che dipende.
Dipende dallo stato d’animo di chi le ascolta, se felice o triste, in questo caso una persona malinconica o comunque triste potrà dare più peso alle parole di una canzone.

Dall’altra parte invece una persona entusiasta o allegra potrebbe dare meno peso al testo rispetto alla musicalità della canzone.

Mi è capitato più di una volta di incontrare persone che pur apprezzando molto una determinata canzone non ne percepivano il messaggio triste o malinconico contenuto nel testo del brano.

 

Tra le tue esperienze e partecipazioni, quali ricordi con soddisfazione?

118 Federico Perazzani e Raffaello TononHo partecipato con mia grande gioia a due tour estivi con telearena che mi hanno permesso di esibirmi in molte città del veronese.

Inoltre ho vinto alcuni concorsi a livello locale che nonostante fossero di per se concorsi senza un vero fine ma per il semplice divertimento mi hanno comunque arricchito come persona e come cantante.

 

Cosa ne pensano i tuoi amici e familiari di questa  tua  di partecipazione  ai Grandi Festivals Italiani
Erano tutti molto elettrizzati e stranamente sono piu agitati di me, mi hanno spronato continuamente a dare il massimo ed è proprio quello che ho fatto e penso sia stata proprio questo fortissimo supporto da parte loro se sono riuscito ad arrivare dove sono arrivato.

 

Potrei dire che il successo mi lusinga molto e spero di raggiungerlo anche se per me il canto è passione, qualcosa che non ha legami di soldi o di popolarità. Io canto principalmente per allietare il pubblico.

Aspiro invece a poter continuare questa mia grande passione sotto forma di professione, qualcosa che mi permetta sia di vivere dignitosamente e di poter portare la mia musica
dovunque fosse richiesta.

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