ADIGEMARATHON 2017
La Terra dei Forti, verdeggiante solco prealpino, si trova teatro, una volta in più dell’ annuale appuntamento per gli amanti delle attività fluviali e l’ Adigemarathon, per tutti loro è una grande festa e concentra in sé il variegato e multicolore mondo dei pagaiatori: canoa, kayak, rafting e, come dice Vladi Panato, ogni mezzo che galleggi. Lui, mitico pluricampione mondiale, è presidente e anima della manifestazione che è arrivata alla sua quattordicesima edizione ed in questi anni è cresciuta ed ha acquisito una sua dimensione internazionale tanto da diventare una delle più importanti nel panorama europeo e mondiale costituendo la prova unica in Italia delle World Series.
Una splendida giornata di sole accoglie gli oltre 1400 partecipanti allegri e festosi, giunti da ben 15 nazioni a rappresentare tutti e cinque i continenti. A Borghetto d’Avio, lì dove le terre trentine si fondono col Veneto, eccoli scatenarsi al via in frenetiche pagaiate per crearsi uno spazio d’azione e scivolare leggeri nelle verdi acque atesine. Già al ponte di Peri-Rivalta, pochi chilometri più avanti, si presenta il tratto più impegnativo con il superamento delle rapide dove la perizia e l’agilità serve ad evitare un possibile ribaltamento. Solo alcuni ci cascano ma la maggior parte ne esce indenne.
I meandri del grande fiume scorrono veloci sorvegliati dall’alto dai numerosi forti, storici guardiani di queste terre, mentre le agili imbarcazioni solcano l’acqua, emuli moderne di burchi e zattere di antica memoria e, nel frattempo, sull’isola di Dolcè fervono i preparativi per gli amatori e gli appassionati. Una folla multicolore è indaffarata e intenta ad allestire gli equipaggi e a preparare con cura i natanti dalle tipologie più disparate: dai gommoni alle zattere, dalle tavole alle bici d’acqua, ogni sorta di stravagante mezzo galleggiante. Tutto è accettato purché sia a trazione umana. Sono 20 i chilometri che separano dall’arrivo di Pescantina e si susseguono le partenze dei gommoni, dei Sup, delle canoe, dei kayak… La presenza delle istituzioni con i sindaci di Dolcè e Pescantina suggella l’ufficialità e decreta l’importanza dell’evento, seguito fra l’altro dalle telecamere della Rai e delle varie emittenti locali, tra cui noi di Verona Report, media-partner dell’organizzazione, per darne risalto e risonanza mediatica.
L’organizzazione è affidata al sicuro impegno dei Canoa Club di Pescantina e di Borghetto d’Avio e al fondamentale contributo dei quasi 400 volontari che si occupano di gestire la sicurezza e i servizi a supporto dell’ Adigemarathon come i ristori, la logistica e la viabilità. Almeno 10.000 gli spettatori lungo i 35 km del percorso, ad attendere, nei pittoreschi angoli attraversati dal fiume, il passaggio degli atleti, e pronti ad incitare tutti, indistintamente.
Lo spettacolare passaggio nel canyon della Chiusa di Ceraino offre uno scenario unico: il fiume lambisce le alte pareti rocciose e s’incunea nelle gola per aprirsi poi nella splendida Valpolicella, a concludere il suo percorso montano. Suggestiva deve essere la visione del luogo a filo d’acqua per quei partecipanti che non hanno velleità di classifica e vivono la loro passione gratificandosi della vista del paesaggio.
L’arrivo a Pescantina segna la fine delle fatiche e il meritato pranzo presso gli stand allestiti per l’occasione aggrega tutti quanti attorno alle prelibatezze del luogo. E lì, è l’occasione per scambiarsi le sensazioni della giornata, la soddisfazione di avercela fatta, la gioia di appartenere a un popolo di appassionati e di vivere e condividere la propria passione… insieme.
Per tutti l’appuntamento è fissato al prossimo anno, a scrivere un’altra pagina di avventura!