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ANELLO CICLABILE DI AFFI

 

Affi- Locomotiva a vapore -ridQuesto percorso ciclabile è una bella realtà fra le ciclovie della provincia di Verona. Si snoda fra l’Adige e il Lago di Garda in un territorio lussureggiante ai piedi del Monte Baldo attraversando paesaggi pittoreschi ed interessanti località. Prevalentemente asfaltato, ma con alcuni tratti di sterrato, attraversa il territorio di quattro comuni: Affi, Caprino, Costermano e Rivoli. E’ denominato infatti “DUE per QUATTRO” ( 2 ruote per 4 comuni ). Ripercorre in buona parte i tracciati delle vecchie strade comunali, di origini antichissime, alcune fino a poco tempo fa, inghiottite dalla vegetazione e ridotte a sentieri poco percorribili, altre che si perdevano in campi coltivati a vigneto o nei prati. La zona, geomorfologicamente, fa parte della piana alluvionale del torrente Tasso che nasce dai pendii del Baldo e si getta nell’Adige nei pressi della Sega.

Il tracciato si presta a cicloamatori di tutte le età più o meno preparati, non presenta difficoltà apprezzabili a parte qualche breve salitella e qualche zona sterrata che lo rende poco adatto alla bici da corsa, il tutto comunque pedalabile agevolmente.

Gli ambienti attraversati presentano non poche sorprese, per la bellezza del paesaggio , le realtà architettoniche e storiche delle varie località e, non ultimo per la pace e la tranquillità della campagna. Inoltre, attraverso le varie diramazioni è possibile accedere con tutta facilità alle altre zone d’importanza turistica come il Lago di Garda, il Monte Baldo e la Val d’Adige. Innestandosi direttamente con la Ciclopista del sole, per il cicloturismo proveniente dal nord, diventa un importante raccordo di collegamento con la zona del lago e le sue realtà attrattive.

L’ intero tracciato si può percorrere comodamente, ad andatura turistica in circa tre ore ed è attrezzato con aree di sosta complete di tavoli e panchine per un riposante rifocillarsi. Il percorso è ottimamente segnalato e ben riconoscibile, comunque attraversando strade provinciali e tratti abitati è sempre necessaria prudenza e attenzione.

Pazzon-Chiesa -ridDescrizione percorso:

Affi è il centro più accessibile e conosciuto essendo in prossimità del casello dell’ autostrada del Brennero ed è quindi il punto di accesso per il territorio del Garda. Ma il giro potrebbe iniziare da uno qualsiasi dei quattro comuni dove sono previsti parcheggi attrezzati all’inizio di ogni tratto ciclabile. Noi per praticità partiamo da Affi. Adagiato ai piedi del Moscal, che coi suoi 427m domina la parte sud del lago, il paese è caratterizzato, nella sua parte storica recentemente restaurata, da deliziosi vialetti lastricati, un’architettura rurale con case in pietra, archi, scalette, balconi fioriti e un antico lavatoio ancora funzionante. La chiesa parrocchiale , dedicata a S. Pietro in Vincoli risale al XVIII secolo. Incantevole, sul Moscal è il complesso di S. Andrea con chiesa ed edifici annessi la cui origine è datata XI secolo. Interessante è senz’altro Villa Poggi, a ridosso del centro, edificata nel 1600 il cui originario giardino all’ italiana è ora trasformato in un grande parco con un laghetto e numerose piante esotiche. Lì vicino, Villa Da Persico è ora centro di spiritualità.

Il punto di partenza è alla ex stazione della ferrovia Verona-Caprino (ora sede della biblioteca comunale) la quale, smessa già dagl’ anni cinquanta conserva ancora varie tracce tuttora visibili del suo passaggio. Lì recentemente e stato aperto un Bici Grill e un comodo parcheggio ci permette di lasciare l’auto. Una vecchia locomotiva a vapore sta lì, come monumento a ricordare un recente passato ormai perduto ma ancora vivo nei ricordi di qualcuno. Puntiamo verso nord entrando per un tratto nel bosco ai piedi del Moscal e, sempre parallelo alla provinciale incrociamo la strada che porta a Villa Albarè. Un chilometro oltre, sulla collina, la villa nobiliare risale al XVI secolo, la chiesetta adiacente è dedicata alla S.Croce e un ampio parco la circonda tra alberi secolari, vialetti e gradinate in uno stupendo scenario naturale. Ora è sede dei Salesiani.  

 

ARivoli-Panorama con Forte Wohlgemuth -ridrrivati al centro della frazione di Albarè (km 2,5) alla nuova rotonda attraversiamo la provinciale e ci portiamo sul lato destro della stessa dove la pista prosegue sempre seguendo la strada per un altro km. A questo punto una secca curva a destra ci fa addentrare in campagna puntando verso il Baldo davanti a noi. Ora un ponte di legno attraversa un progno e dopo poco il percorso è interrotto. Qui la pista non è stata ancora completata e per 500m pedaliamo su un sentiero sconnesso, a zig zag fra alta vegetazione sulla sponda del torrente Tasso fino a raggiungere una strada trasversale. Siamo alla prima deviazione.

Girando a sinistra la strada promiscua, poco frequentata ci porta dopo 3 km nell’abitato di Costermano, punto di accesso al lago. All’imbocco del paese poco sotto la chiesa si trova il parcheggio, sulla strada che porta a S.Zeno di montagna. C’è una tettoia, una rastrelliera per bici ed un utile punto acqua.

Costermano è conosciuto per il cimitero militare tedesco, uno dei più importanti d’Italia. La chiesa parrocchiale è dedicata a S.Antonio Abate e distante un paio di km, a Castion si trova la splendida villa settecentesca Pellegrini-Cipolla. Grazioso è il borgo di S.Verolo con la sua chiesetta romanica e proprio sul nostro percorso, poco distante da Pesina sorge la chiesetta di S.Rocco del 1400. 

Torniamo al percorso principale attraversando, questa volta verso destra il torrente Tasso e lasciata al nostro fianco la zona industriale del Bran entriamo di nuovo in ciclabile. Qui un’area attrezzata con tavoli e panchine ci permette una sosta riposante, siamo al 5° km. Risaliamo il corso del Tasso tra vigneti e prati e in breve giungiamo a Ceredello dove una deviazione che faremo successivamente porta a Rivoli. Proseguiamo verso nord fino a Caprino non prima di attraversare un breve tratto sterrato. Siamo in prossimità del cimitero del paese e troviamo un bel parcheggio e una tettoia per eventuale riparo

Caprino Veronese, ai piedi del Monte Baldo è un importante centro con varie frazioni da dove partono le escursioni per i sentieri del monte che è detto per le sue particolarità climatiche “Il giardino d’Europa”. Oltre alle varie chiese rurali sparse sul territorio, Braga, Vilmezzano, Platano, Lubiara, degna di nota è S.Gallo a Pesina con una bella pala del Caliari. La chiesa parrocchiale del capoluogo è del XVIII secolo e nei pressi vi è l’ Oratorio di S.Pancrazio. numerose sono poi le ville degne di nota tra cui spicca su tutte Villa Carlotti (XVII secolo) ora sede del comune. Caratteristica è la “Sala dei sogni” con splendidi affreschi sulla sua volta. Poi Villa Nichesola-Aldrighetti, la più antica, Villa Becherle a Lubiara, sorta su un antico castello e Villa Belvedere a Pesina con architettura tipicamente rurale. Interessante poi è il grandioso platano secolare, nelle località omonima dove la leggenda racconta che nelle sue fronde, che coprono un area di 300mq,si è nascosta un’ intera compagnia di bersaglieri.  

Albarè-Villa Albarè -ridRiposati riprendiamo la pedalata tornando indietro fino a Ceredello e imboccando a sinistra da diramazione per Rivoli. Poco distante scorgiamo la chiesetta campestre di S. Cristina sorta sui resti di un antico tempio romano. Al decimo km troviamo un’altra zona di sosta attrezzata e attraversata la strada per Affi-Caprino ci inoltriamo in un tratto sterrato, uno dei luoghi più suggestivi del percorso. Dopo una breve salita nel fitto bosco giungiamo ad una radura dove lo sguardo si apre in un paesaggio pittoresco. Si respira un senso di pace e di serenità, la stradicciola solca a serpentina un verde prato e attorno a noi il bosco; possiamo rilassarci e goderci per un po’ questa sensazione di tranquillità. Ripresa la strada asfaltata, dopo una breve discesa svoltiamo a destra in direzione sud per loc. Bezzo, poi al Coletto, attraversata la strada che risale da Rivoli (attenzione al semaforo) entriamo con una ripida salita nel Bosco delle Broiare. Siamo all’ombra di una folta vegetazione e per un tratto seguiamo l’impluvio del colle. Poi scendiamo, verso destra per una discesa al termine della quale si stacca la diramazione per Rivoli. Siamo al km 14,7.

Una leggera discesa porta alla zona artigianale di Vanzelle e attraversata la provinciale che porta sul Baldo, la fiancheggiamo verso nord fino alla rotonda di Porton. Svoltiamo a destra e attraversiamo il ponte dell’ autostrada giungendo dopo poco a Rivoli (km 2,5). 

Platano-Chiesa S.Martino2 -ridRivoli Veronese ha un’ importanza storica data dalla sua posizione strategica proprio all’ imbocco della valle dell’ Adige, punto di passaggio obbligato tra il Nord Europa e il Mediterraneo. Numerose sono le testimonianze di zone fortificate teatro di importanti battaglie tra Napoleone e le truppe Austriache. La più importante è Forte Wohlgemut, sul cocuzzolo roccioso del colle che sovrasta la valle sottostante. Vi è anche un interessante Museo Napoleonico che raccoglie stampe, manoscritti e plastici della Battaglia di Rivoli. Qui la ciclabile incrocia la Ciclopista del Sole e mette perciò in collegamento la zona con le ciclabili del Trentino-Alto-Adige e dell’ Austria e, dall’ altra parte con la città di Verona. Dominano il paesaggio le quattro pale eoliche recentemente installate sul Monte Mesa che sfruttano il vento, qui quasi sempre presente e producono energia pulita per buona parte del territorio.

 

Ritorniamo al nostro percorso originario che continua a saliscendi al limitare del bosco e, passato un punto panoramico con una panchina (km 15) compie una curva verso destra e dopo qualche pedalata in assoluta tranquillità arriviamo alla periferia di Affi vicino località Cocche. Una leggera discesa e due sottopassi ci portano al punto di partenza, sul piazzale della vecchia stazione. Abbiamo fatto poco più di 18 km.

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