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Marina Manzi

Il 30 Dicembre in piazza Bra, sul palco dei festeggiamenti della notte di San Silvestro si sono esibiti gli artisti del circuito“Grandi Festivals Italiani” allo scopo di definire il migliore tra loro. Il verdetto dei vincitori è arrivato il 31 sul palco davanti a un pubblico di 30.000 persone.Tra i premiati la 23enne coratina (BA) Marina Manzi, vincitrice della sezione "Interpreti" ma conosciamola meglio.

 

Partiamo dalle tue origini artistiche, quando hai iniziato a interessarti alla musica?

Il mio interesse per la musica è cominciato all’età di 3 anni, sin da piccola, quando i miei genitori ascoltavano il Festival di Sanremo.

Ero particolarmente attratta dalla musica tanto da incantarmi dinnanzi alla tv per poi chiudermi in bagno o comununque in stanza abbastanza sonorizzate ed iniziare a cantare.

Raccontaci un po’ del tuo percorso artistico.

Propriamente, la mia passione per la musica mi conduce, sin da piccola, a riportare la prima vittoria nel festival "Nota d'Oro" , all'età di 9 anni , aggiudicandomi cosi' l'apertura del concerto di Dolcenera , ospite del suddetto festival: che dire! Ricevere la coppa direttamente da Dolcenera mi ha sortito un certo effetto!

La mia vittoria più recente, nell'ambito dello stesso concorso,l’ ho riportata nel mese di luglio 2016 vincendo il primo premio della categoria "Interpreti".
Ulteriori vittorie le ho riportate in differenti concorsi locali/nazionali quali:"Se son fiori..", "Festival del Mediterraneo", "I colori dell'arte", "Acquaviva's got talent", "Vvercantando", "Il Pendolino d'Oro",“Voci in Onda",“Sulle ali della musica”
Inaspettatamente poi, all’età di 12 anni ricevo una chiamata di un produttore per poter aprire i concerti di due grandi artiste del panorama musicale Italiano come Fiordaliso ed Emanuela Villa rispettivamente nelle città di Grumo e Putignano.
Oltre alle vittorie riportate nei vari concorsi canori, emozionante è stata anche la partecipazione a numerose serate di beneficenza e solidarietà .
Dal mese di Dicembre 2015 a Luglio 2017 ho intrapreso un lungo percorso fatto di dure tappe e selezioni per l’ambitissimo Festival di Castrocaro, giunto alla sua 59° Edizione, arrivando tra i semifinalisti, da un numero iniziale di oltre 600 concorrenti, ed ottenendo numerosi
 

Raggiungere un proprio stile e identità, quanto è importante per un musicista?

Credo che raggiungere un proprio stile ed una propria identità al mondo d’oggi sia essenziale. Certo, credo che si deve rimanere sempre se stessi senza stravolgere la proprio personalità per poter apparire, ma bisogna contraddistinguersi dal solito ; per esempio si potrebbe cominciare ri-arrangiando pezzi in modo insolito, differente dall’originale creando un proprio stile .

Quali sono i tuoi punti di riferimento (cantanti o band a cui si ispira)?

La mia cantante di riferimento è Beyoncè ! L’ adoro particolarmente perché ha carisma, oltre che presenza scenica impressionante ed una voce emozionante e potente. E’ un punto di riferimento essenziale per me. Oltre alla mitica Beyoncè stimo anche Bruno Mars in quanto riesce a creare pezzi innovativi dai differenti stili.In Italia prediligo molto Giorgia ma anche Mengoni o Ferro.

Cos’è la musica per te?

La musica per me è una valvola di sfogo, ha una funziona quasi catartica, laddove non ci sono parole, laddove non riescono ad esprimere sentimenti ,talvolta anche negativi, ecco che c’è lei: la musica.

Cosa provi quando canti?

Quando canto mi sento libera di esprimermi contrariamente alla realtà essendo molto ma molto timida. La musica permette di esprimere ciò che ho dentro, i miei stati d’animo e quando sono particolarmente triste per venti magari spiacevoli della vita, mi bastano un paio di cuffie per ritrovare l’armonia interiore.

Quanto conta per te il testo di una canzone rispetto alla musica?

Tra i vari concorsi a cui ho partecipo, la soddisfazione più grande l’ho vissuta a Castrocaro dove è stato davvero difficile superare vari step (quasi sei) e confrontarsi con migliaia di talenti promettenti.

Anche la partecipazione ai Grandi Festivals è stata molto significativa per me: stage di formazione utilissimi per la formazione artistica e dubbi sollevati grazie alla disponibilità di professionisti del settore pronti ad accogliere le nostre domande

Tra le tue esperienze e partecipazioni, quali ricordi con soddisfazione?

Il testo di una canzone conta molto più di una musica. Cantare vuol dire interpretare, dar voce ad un testo, farlo proprio ricollegandosi ad eventi della propria vita. Importante è trasmettere quando si canta

Cosa ne pensano i tuoi amici e familiari della tua scelta di intraprendere questa strada?

A dirla tutta non tutti son stati d’accordissimo sul fatto che intraprendessi questa carriera. I miei genitori son felicissimi di ciò, ho conseguito nell’Ottobre 2015 una laurea triennale in Scienze della formazione ma ho poi preferito proseguire su questa via , dedicando poco tempo al canto durante il periodo di studio. E’ stata forse una scelta interiore di vita,mi sento felice quando canto , sento che è questa la mia strada. Attualmente faccio matrimoni per pagarmi gli studi di canto ed ho intenzione di acquisire un titolo di studio in questo settore

Hai un particolare progetto ideale e concettuale cui arrivare come massima aspirazione

Il mio sogno più grande sarebbe giungere al Festival di Sanremo con un bel pezzo inedito ed esibirmi li’, al teatro Ariston. Sarebbe una bellissima cosa

Cosa hai provato sentirti vincitrice di un circuito così importante come Grandi Festivals Italiani ?

Non mi aspettavo minimamente di essere la vincitrice dei Grandi Festivals a Verona: appena ho sentito annunciare il mio nome son rimasta incredula, questo deriva dal fatto che ho poco autostima di me. Mi son sfidata con talenti validissimi , ognuno a modo proprio, per cui non immaginavo assolutamente ciò.

Ovviamente questo è solo un punto d’inizio di un lungo percorso difficile e tortuoso ma che certamente mi ha dato la carica per proseguire.

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