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LA VECCHIA FERROVIA Verona-Caprino-Garda

Nella seconda metà dell’Ottocento, con l’avvento e lo sviluppo dell’era industriale si sentì il bisogno di vie di comunicazione sempre più veloci e sicure. Il treno, a quel tempo, era un mezzo di trasporto all’avanguardia e in continua espansione, simbolo di un progresso inarrestabile e di un futuro di prosperità e ricchezza. Alla rete ferroviaria esistente venivano man mano aggiunte nuove tratte per arrivare a coprire il territorio con una struttura efficiente e capillare.

Verso la fine del secolo venne manifestato l’interesse per un collegamento ferroviario fra la città di Verona, le terre del Lago di Garda e il Monte Baldo. La linea del Brennero, già da anni funzionante, risultava scomoda scorrendo principalmente nella valle dell’Adige. Fu così che nel 1883 nacque un comitato promotore che attraverso alterne vicende portò all’approvazione e al finanziamento del progetto. Conseguentemente si avviarono gli espropri e si iniziarono i lavori. Nonostante una disputa sulla collocazione della stazione di partenza di Verona fra il comune e la società costruttrice, in un paio d’anni si arrivò alla conclusione dei lavori e l’inaugurazione del tratto Verona-Caprino avvenne il 3 Agosto 1889. Una grande folla festosa salutò il passaggio del convoglio che per l’occasione era gremito di autorità e fu subito un notevole successo visto che fino ad allora il trasporto era basato su carri trainati da cavalli. Il tratto che proseguiva fino a Garda fu ultimato solo qualche anno dopo dando così alla popolazione delle zone attraversate ottime speranze di un prospero avvenire. La gente era attratta dalla novità e il collegamento col lago dava un evidente vantaggio all’economia dei paesi lacustri che venivano così tolti dall’isolamento. L’inaugurazione del nuovo tratto Affi-Garda avvenne nel febbraio 1904.

Gli anni che seguirono videro la ferrovia moltiplicare le proprie corse al servizio dei militari che combattevano “La Grande Guerra” e il servizio ai passeggeri ne venne quasi azzerato. La ripresa nel dopoguerra fu lenta e si pensò ad una elettrificazione per ridarle slancio ma l’intento non fu mai tradotto in realtà. Fu invece introdotto, affiancandolo alla tradizionale trazione a vapore, un sistema ad accumulatori elettrici all’avanguardia per quei tempi.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la linea ferroviaria subì molti danni. I Tedeschi la usavano per i trasporti militari e negli anni del conflitto ci furono molti spezzonamenti sempre tempestivamente ripristinati. Fu fatto saltare anche il ponte a travate di ferro sull’Adige alla Sega ricostruito con arcate di cemento l’anno successivo.

Negli anni del secondo dopoguerra furono intrapresi i lavori di ristrutturazione ma intanto la concorrenza automobilistica stava diventando insostenibile e ben presto si arrivò alla consapevolezza che ormai la fine della ferrovia sarebbe stata prossima. Nel Luglio 1956 venne soppresso il tratto Affi-Garda e il 31 dicembre dello stesso anno cessò il sevizio tra Domegliara e Caprino. Il tratto rimasto fu tenuto in funzione fino al 1959 quando fu ultimata la strada della Valpolicella. Il 30 aprile 1959 l’ultimo convoglio lascia tristemente la stazione di Domegliara diretto a Verona, chiudendo così 70 anni di onorato servizio.

Rimane nel ricordo dei nostri vecchi lo sferragliare metallico di quel trenino sbuffante nel verde della collina veronese “un viaggio lieto e sereno in uno scenario d’alberi e di campi”. In noi che non l’abbiamo vissuta, se non nel ricordo dei nostri nonni, ci assale una strana nostalgia, di qualcosa mai visto ma perso per sempre. In un mondo in continuo cambiamento, frenetico e convulso, se ci fermiamo un istante ad ascoltare, ci sembra di sentire ancora, da lontano, avanzare quello sferragliare di metallo, quello sbuffo di vapore, quel fischio penetrante, quasi l’eco di una leggenda perduta nel tempo.

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2 pensieri riguardo “LA VECCHIA FERROVIA Verona-Caprino-Garda

  • Buon giorno
    Chiedo cortesemente se fosse possibile rivedere il video, non essendo più disponibile sulla vostra pagina
    Grazie
    Marta Marchetti

    Rispondi
  • Mauro Sbalzarini

    Buongiorno,
    Sono nato a Caprino nel 1951 e sono emigrato in Svizzera con la mia famiglia quando avevo 5 anni. Ricordo ancora qualche viaggio sul Trennino.
    Attualmente sto scrivendo un libro ambientato nei primi anni del 1900 e il Trennino Verona-Caprino ha un ruolo importante. Vorrei utilizzare il vostro film come fonte di informazioni.

    Per caso sa anche dove posso trovare il libro UN VECCHIO TRENINO
    LA FERROVIA VERONA – CAPRINO – GARDA per ulteriori informazioni?

    Le sarei grato per qualsiasi suggerimento utile e spero nel suo aiuto per elaborare i dati storici nel mio romanzo.

    Cordiali saluti, Mauro Sbalzarini
    maurosb@bluewin.ch

    Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)

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